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Stagione 2020/2021 - Tattica e formazione - 4231 modulo definitvo?

20 авг. 2020 г. - 19:26 Часов
Originariamente scritto da Il_Fattore
Originariamente scritto da frankie90

Ci manca palesemente un centrale difensivo soprattutto considerato che Musacchio, che è un buon difensore, ma tra una cosa e l'altra manca da 10 mesi non potrà rientrare subito al 100%.
A destra si può avere decisamente di meglio ma l'infortunio di Conti ha complicato le cose. Dalot è bravo ma va inserito da zero.

Ciò che più mi conforta è che questa è una squadra che ha mentalità e che gioca bene assieme, motivo per cui i nuovi devono aver modo di lavorare per inserirsi, e le soste per le nazionali non stanno aiutando. Anche a sto giro partono in 14, compreso Leao e Tonali che dovevano essere lasciati a mettere condizione, invece vengono convocati, e Dalot e Hauge che avrebbero avuto due settimane in più per ambientarsi.


Ma numericamente la squadra c'è: anche al centro della difesa è vero che Musacchio rientrerà verosimilmente da inizio novembre ed in maniera graduale, ma per questo ci sono 5 centrali. Anzi facile che Musacchio non veda più il campo, soprattutto se Gabbia dovesse tenere un buon livello e Duarte magari riscoprirsi decente.

Il pasticcio è stato fatto a sinistra, dove vi è un unico giocatore di ruolo e come alternativa puoi schierare solo degli adattati non mancini (a meno di schierare Romagnoli, ma sarebbe assurdo).

Be' non lo chiamerei pasticcio. E' stata una scelta. Laxalt in 6 partite non ha giocato un minuto. E' ragionevole pensare che un adattato, ma neanche troppo, come Dalot possa giocare alcune partite a sinistra per far rifiatare Hernandez.
Alla fin della fiera la vera occasione a sinistra sarebbe stato Hickey, ma cedere Laxalt anche solo in prestito è una buona soluzione anche perchè mandarlo a giocare aumenta la possibilità di piazzarlo definitivamente, piuttosto che tenerlo in panchina a giocare poco o nulla.
Dalot è meglio di Laxalt, anche a sinistra pur essendo destro. La juve ha avuto De sciglio lì al posto di Alex Sandro quando serviva, o Danilo che è un destro. Noi faremo giocare Dalot.
Secondo me alla fine quello che rimpiangeremo è che lo avremo avuto solo in prestito secco, ma d'altronde dubito si potesse fare diversamente. Spero se ne riparli più avanti.
Ne stiamo parlando con molto scetticismo.
Ricordo che Cancelo quando andò all'Inter raccolse molto più entusiasmo, eppure era più vecchio, senza una presenza nella nazionale maggiore portoghese, e non titolare fisso al Valencia, che lo aveva spostato anche ala in molte partite.

Il problema di Dalot è evitare infortuni e ritrovare un po' di continuità, per il resto il talento e le qualità ci sono e anche una discreta duttilità.

Il centrale è un problema invece perchè un Simakan lo avremmo potuto inserire gradualmente magari facendolo giocare in Europa League. In un paio di mesi sarebbe cresciuto e si sarebbe potuto ambientare acquisendo i gradi della pseudo titolarità nelle rotazioni.
Ora se lo fai a gennaio dove auspicabilmente sarai in corsa su tutti gli obiettivi dovrai buttarlo dentro in gare a eliminazione diretta o tutte importanti.
Tra l'altro Simakan sarebbe stata anche una buonissima alternativa spendibile in difesa a 4 come terzino destro difensivo.
Non l'abbiamo preso e va bene, giocherà Gabbia o Duarte o Musacchio quando rientrerà, però vuol dire veramente essere tirati per le prime settimane.

A gennaio si spera di riuscire a fare quelle operazioni che non abbiamo avuto modo di fare ora. Se non mi sbaglio avremmo anche da discutere il Settlement Agreement a dicembre con la UEFA, per cui meglio arrivarci con un computo positivo di 30 milioni che con uno negativo.

Pensavo alla situazione Caldara. Penso che potremmo trovare un modo per risolverla, magari rinunciando al 50% che ci spetterebbe dalla cessione di Pessina, prendendo un giovane loro, garantendogli una plusvalenza, ma garantendoci i 18 milioni dall'Atalanta per Caldara, con cui pagarci Tonali.

Tornando a gennaio, spero davvero che il passaggio di Laxalt al Celtic sia un gesto di cortesia per far mollare la presa su Ajer a gennaio. Così come spero che i nostri non mollino Kabak (che ha le carte in regola per diventare un nuovo Paulo Montero) oppure che tornino alla carica per Tomiyasu, anche in un pacchetto con Hickey (30 milioni possono bastare?)

A centrocampo poi, andrebbe ricercata la figura di qualche giovane promessa del ruolo, magari in Belgio, oppure valutare la crescita di Pobega e capire se può avere un futuro in rosa.

Se posso imputare un vero errore al mercato rossonero, è quello di non aver ceduto Krunic quando lo chiedeva il Friburgo. Pobega poteva rimanere a fare il quarto (per quelle che non gioca Kessié si poteva pure fare) e noi avremmo avuto altri otto milioni che con questo mercato, buttali via.

Per l'angolo del fantamercato inserisco quali credo che debbano essere gli obiettivi per migliorare la rosa in modo considerevole:
DIFESA
- Hickey
- Ajer a 18 o Matvienko a zero
- Kabak a 15 o Simakan alla stessa cifra.

CENTROCAMPO
- Giovanni Reyna a zero (qui davvero fossi Maldini gli darei le chiavi di casa e della macchina pur di convincerlo a venire) o Dominik Szoboszlai.
- Fausto Vera a zero o Marco Kana dall'Anderlecht.

ATTACCO
- Milik già a gennaio.
- Marcos Paulo a zero.

Se è vero che il Parma era minimamente interessato a Conti, pure in prestito biennale secco potremmo darlo via.
Эта статья в последний раз редактировалась Aldil 07 окт. 2020 г. на 13:19 Часов
Originariamente scritto da frankie90
Originariamente scritto da Il_Fattore

Originariamente scritto da frankie90

Ci manca palesemente un centrale difensivo soprattutto considerato che Musacchio, che è un buon difensore, ma tra una cosa e l'altra manca da 10 mesi non potrà rientrare subito al 100%.
A destra si può avere decisamente di meglio ma l'infortunio di Conti ha complicato le cose. Dalot è bravo ma va inserito da zero.

Ciò che più mi conforta è che questa è una squadra che ha mentalità e che gioca bene assieme, motivo per cui i nuovi devono aver modo di lavorare per inserirsi, e le soste per le nazionali non stanno aiutando. Anche a sto giro partono in 14, compreso Leao e Tonali che dovevano essere lasciati a mettere condizione, invece vengono convocati, e Dalot e Hauge che avrebbero avuto due settimane in più per ambientarsi.


Ma numericamente la squadra c'è: anche al centro della difesa è vero che Musacchio rientrerà verosimilmente da inizio novembre ed in maniera graduale, ma per questo ci sono 5 centrali. Anzi facile che Musacchio non veda più il campo, soprattutto se Gabbia dovesse tenere un buon livello e Duarte magari riscoprirsi decente.

Il pasticcio è stato fatto a sinistra, dove vi è un unico giocatore di ruolo e come alternativa puoi schierare solo degli adattati non mancini (a meno di schierare Romagnoli, ma sarebbe assurdo).

Be' non lo chiamerei pasticcio. E' stata una scelta. Laxalt in 6 partite non ha giocato un minuto. E' ragionevole pensare che un adattato, ma neanche troppo, come Dalot possa giocare alcune partite a sinistra per far rifiatare Hernandez.
Alla fin della fiera la vera occasione a sinistra sarebbe stato Hickey, ma cedere Laxalt anche solo in prestito è una buona soluzione anche perchè mandarlo a giocare aumenta la possibilità di piazzarlo definitivamente, piuttosto che tenerlo in panchina a giocare poco o nulla.
Dalot è meglio di Laxalt, anche a sinistra pur essendo destro. La juve ha avuto De sciglio lì al posto di Alex Sandro quando serviva, o Danilo che è un destro. Noi faremo giocare Dalot.
Secondo me alla fine quello che rimpiangeremo è che lo avremo avuto solo in prestito secco, ma d'altronde dubito si potesse fare diversamente. Spero se ne riparli più avanti.
Ne stiamo parlando con molto scetticismo.
Ricordo che Cancelo quando andò all'Inter raccolse molto più entusiasmo, eppure era più vecchio, senza una presenza nella nazionale maggiore portoghese, e non titolare fisso al Valencia, che lo aveva spostato anche ala in molte partite.

Il problema di Dalot è evitare infortuni e ritrovare un po' di continuità, per il resto il talento e le qualità ci sono e anche una discreta duttilità.

Il centrale è un problema invece perchè un Simakan lo avremmo potuto inserire gradualmente magari facendolo giocare in Europa League. In un paio di mesi sarebbe cresciuto e si sarebbe potuto ambientare acquisendo i gradi della pseudo titolarità nelle rotazioni.
Ora se lo fai a gennaio dove auspicabilmente sarai in corsa su tutti gli obiettivi dovrai buttarlo dentro in gare a eliminazione diretta o tutte importanti.
Tra l'altro Simakan sarebbe stata anche una buonissima alternativa spendibile in difesa a 4 come terzino destro difensivo.
Non l'abbiamo preso e va bene, giocherà Gabbia o Duarte o Musacchio quando rientrerà, però vuol dire veramente essere tirati per le prime settimane.



Si scusa, pasticcio è un parolone. Il discorso del terzino sinistro non mancino è una mia fissa, non mi sono mai piaciuti gli adattati, ma effettivamente è una soluzione accettabile.

Sul centrale il problema può essere solo qualitativo, perché il discorso che fai con Simakan può essere applicato anche a Gabbia e Duarte. Posso concordare che simakan abbia un potenziale superiore ai due nostri, ma la situazione attuale non ci vieta di far fare ancora più esperienza a Gabbia e far rivalutare Duarte ed ottenerne un vantaggio: Gabbia come possibile giocatore per le rotazioni (ipotizzando una sua crescita) e Duarte piazzabile con plusvalenza e a quel punto si che si può andare su un profilo da far crescere.

E comunque non penso saremo tirati: dopo la sosta rientra sicuro Duarte e mi sembra di capire che potrebbe rientrare anche Romagnoli, vuol dire avere il pacchetto di 4 centrali completo e disponibile già dalla prossima partita.
Ho avuto modo di vedere qualche partita del Milan in questo inizio di stagione e ho notato una cosa principalmente, non so se è la stessa impressione che avete voi tifosi.

A me sembra una squadra che si diverte a giocare. Un gruppo di giovani con qualche leader esperto che proprio ha piacere nel giocare.
Pioli ha impostato una squadra iper verticale. Recuperata palla partono all'attacco tanti uomini, puntando la porta e cercando di arrivare al tiro nel minor tempo possibile. Con una mentalità molto offensiva perchè ci sono sempre 4 uomini davanti, più uno dei due terzini e spesso anche uno dei due centrocampisti.
Persa la palla si vede come la squadra cerca di recuperarla il prima possibile per poter partire di nuovo.
E in questo contesto si esaltano le caratteristiche di tanti giocatori in rosa.
In più la squadra subisce anche pochi gol perchè tutti lavorano bene anche in fase difensiva.

Però aldilà delle questioni tattiche vede proprio dei giocatori felici di essere in campo.
Se perdono palla non si mandano a quel paese, non restano fermi a prostare per qualcosa o a sbracciare. Persa la palla si torna indietro e si cerca subito di recuperarla.
E con la palla si vede che tutti hanno voglia di correre e di provare a far gol.

Al momento Pioli ha fatto veramente un ottimo lavoro.
L'unica possibile preoccupazione è che le squadre di Pioli hanno la tendenza ad esaltarsi per poi deprimersi. Cosa che gli è successa un po' ovunque in carriera.
Quando era all'Inter aveva fatto una grande serie di risultati positivi, ma soprattutto aveva creato una squadra che era bella da veder giocare. Secondo me una delle migliori nel post triplete.
Poi però quando l'obiettivo si è allontanato ha perso totalmente il gruppo, chiudendo con tante sconfitte e l'esonero.

Il vero test sarà quindi riuscire ad invertire la rotta se dovessero arrivare delle sconfitte, invece di perdere la barra. La squadra non perde da prima del lockdown, il momento è super favorevole e tutti si stanno esprimendo al meglio.
Con appunto questa voglia di giocare e divertirsi.
Pioli per consacrarsi come allenatore deve riuscire a mantenere tutto questo anche quando arriveranno risultati negativi.

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"Ogni anno facevo una vacanza, andavo, andavo a Firenze, c'è un caffè sulle rive dell'Arno. Ogni sera andavo a sedermi lì e ordinavo un Fernet Branca. E avevo un sogno: che un giorno, guardando tra la gente ai tavoli, l'avrei vista lì, con, con sua moglie e magari con un paio di marmocchi. Lei non mi avrebbe detto una parola e nemmeno io a lei. Ma entrambi avremmo saputo che ce l'aveva fatta, che era felice."
Alfred Pennyworth, Il Cavaliere Oscuro il Ritorno
Originariamente scritto da ingecomeveron
Ho avuto modo di vedere qualche partita del Milan in questo inizio di stagione e ho notato una cosa principalmente, non so se è la stessa impressione che avete voi tifosi.

A me sembra una squadra che si diverte a giocare. Un gruppo di giovani con qualche leader esperto che proprio ha piacere nel giocare.
Pioli ha impostato una squadra iper verticale. Recuperata palla partono all'attacco tanti uomini, puntando la porta e cercando di arrivare al tiro nel minor tempo possibile. Con una mentalità molto offensiva perchè ci sono sempre 4 uomini davanti, più uno dei due terzini e spesso anche uno dei due centrocampisti.
Persa la palla si vede come la squadra cerca di recuperarla il prima possibile per poter partire di nuovo.
E in questo contesto si esaltano le caratteristiche di tanti giocatori in rosa.
In più la squadra subisce anche pochi gol perchè tutti lavorano bene anche in fase difensiva.

Però aldilà delle questioni tattiche vede proprio dei giocatori felici di essere in campo.
Se perdono palla non si mandano a quel paese, non restano fermi a prostare per qualcosa o a sbracciare. Persa la palla si torna indietro e si cerca subito di recuperarla.
E con la palla si vede che tutti hanno voglia di correre e di provare a far gol.

Al momento Pioli ha fatto veramente un ottimo lavoro.
L'unica possibile preoccupazione è che le squadre di Pioli hanno la tendenza ad esaltarsi per poi deprimersi. Cosa che gli è successa un po' ovunque in carriera.
Quando era all'Inter aveva fatto una grande serie di risultati positivi, ma soprattutto aveva creato una squadra che era bella da veder giocare. Secondo me una delle migliori nel post triplete.
Poi però quando l'obiettivo si è allontanato ha perso totalmente il gruppo, chiudendo con tante sconfitte e l'esonero.

Il vero test sarà quindi riuscire ad invertire la rotta se dovessero arrivare delle sconfitte, invece di perdere la barra. La squadra non perde da prima del lockdown, il momento è super favorevole e tutti si stanno esprimendo al meglio.
Con appunto questa voglia di giocare e divertirsi.
Pioli per consacrarsi come allenatore deve riuscire a mantenere tutto questo anche quando arriveranno risultati negativi.


E' una giusta annotazione quella che fai: avere un gruppo di giovani aiuta anche a questo. In più l'inserimento di Ibra (che ammetto le mie colpe per non aver creduto potesse avere questo impatto) e Kjaer ha in qualche modo creato quelle figure di riferimento che aiuta i giovani a sentirsi parte di un gruppo, riconoscendoli come leader. E questo permette ai ragazzi di non lasciarsi andare in personalismi e perdersi nella propria individualità.

Sul modo di giocare è vero: squadra ultra verticale che parte subito in avanti, anche grazie all'opzione del lancio verso Ibra, su cui ci si poggia per far avanzare ultra rapidamente la squadra per attaccare con molti (non tantissimi) uomini. Sembrano concetti presi dal basket con transizioni offensive ultra rapide.
Ed è un modo di giocare che piace e diverte i numerosi ragazzini del Milan, perché si confa con le loro caratteristiche tecniche, atletiche e personali. Penso a Leao o a Diaz, per esempio, ma anche il Dalot di ieri, per non parlare di un giocatore ultradinamico come Bennacer.

Il lavoro di Pioli è stato lungo e difficile - non me lo aspettavo, perché ricordo anche io i momenti di crisi di Pioli, più che quelli di esaltazione - ma ha dimostrato una grande visione prospettica. Sono tanti i giocatori che hanno avuto "difficoltà" nel capirne le richieste, ma poi i giocatori hanno accettato, compreso e ora anche gradito metodi e tipicità del gioco che Pioli sta mettendo in campo. E lo dico da "detrattore", che ha gridato al sabotaggio all'annuncio della sua conferma. Pensavo si volesse fare un passo indietro in merito alla necessaria rivoluzione per questa squadra, e invece sono stato felicemente smentito, sia in campagna acquisti che nelle metodologie di gioco.

Ora arriverà il momento in cui perderemo. Lì si vedrà la serietà della società e la fermezza e il carisma dell'allenatore. Già contro la Roma il non aver utilizzato tutti i cambi a sua disposizione (solo 2: Krunic e Castillejo, giocatori che ha già dallo scorso anno) ha dato l'impressione di un allenatore un po' intimorito, che si è affidato a due giocatori "esperti" per riuscire a tirare su la partita e a vincerla, oltre a non aver avuto la forza di sostituire un Calhanoglu appena rientrato dopo l'infortunio alla caviglia. Non potremmo mai avere la controprova, ma magari gli strappi di Diaz avrebbero fatto comodo, oppure il passaggio al 442 (come ieri sera), o al 433 con Tonali insieme a Bennacer e Kessié per avere il palleggio sul 3 a 2.
In questo forse Pioli deve crescere ancora un po'.
Quando poi arriveranno le sconfitte (perché arriveranno) lì dovrà essere la società a dimostrarsi forte nel riuscire a non perdere l'abbrivio e a mantenere alta la tensione e la fiducia.
Ma lo scopriremo solo al primo filotto di sconfitte, sperando - e parlo da tifoso - che arrivi il più tardi possibile.
E' possibile che sia proprio l'anno migliore per lanciare una rosa giovane come quella del Milan, per via di vari fattori:

-le partite continue ed insistite, che ovviamente danno un leggero vantaggio fisico ai giocatori giovani che,per forza di cosa, recuperano prima;

-le partite senza pubblico, che come più volte notato da chiunque danno più tranquillità alla squadra e non caricano di responsabilità eventuali errori compiuti (soprattutto in una situazione in cui i tifosi del Milan sono delusi da anni di anonimato e brutti risiultati);

-il continuo presentarsi di "nuovi obiettivi", che non dà tempo alla squadra di stare a ragionare su quello che è accaduto ieri, perché si è concentrati sul domani. Secondo me è un fattore che aiuta molto una squadra giovane che può continuare ad andare avanti con entusiasmo.

Inoltre il calendario zeppo di partite dà la possibilità a molti, se non a tutti, di scendere in campo e dire la propria. In una squadra in cui molti puntano al gol o alla giocata, questo permette a chiunque di togliersi qualche soddisfazione, di poter sperare di combinare qualcosa di buono e di dimenticare subito, come detto, eventuali prestazioni negative.

Una domenica segna Saelemakers, un giovedì Diaz, un sabato Leao, un lunedì Krunic, una domenica mette un assist Castillejo e un'altra Bennacer e così via... è qualcosa che può mantenere altissimo il morale e soprattutto l'umore alto nello spogliatoio.

Certo che arriveranno i momenti bui (spero più tardi possibile e meno duraturi possibile), ma sarebbe stato peggio in altre situazioni.

Immaginate una partita persa davanti al pubblico per qualche errore tipo Tatarusanu o simili. Immaginate una settimana intera di polemiche, giornali, discussioni. Immaginati una rosa più inamovibile, con meno cambi e la panchina che gioca un terzo del minutaggio di quel che sta giocando... ci sarebbe tutt'altra atmosfera.
Intanto ritorna Gabbia. Il giovane difensore ha annunciato sui social di essere guarito dal Covid. Ovvio che è presto per la convocazione, ma può tornare utile già da Verona (o anche contro il Lille).
Anche Gigio e Hauge negativi. L'unico indisponibile è solo Musacchio.
https://youtu.be/HR0K-E2qszY

Analisi interessante di Tifo Football, canale youtube britannico che consiglio da anni.
Matteo Gabbia è il quarto miglior giocatore del campionato per la statistica detta degli “Expected Goals plus/minus”, ovvero quando Gabbia è in campo il Milan massimizza la differenza tra gli xG prodotti e quelli concessi, fino ad arrivare a un differenziale di +1,74 xG. Quando invece il Milan schiera in campo Alessio Romagnoli, la differenza tra gli xG prodotti e quelli concessi dalla squadra si assottiglia fino a un +0,23 xG.

La lascio qua.
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