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Stagione 2022/2023 - la società - l'avvento dell'uccello rosso

09 июля 2018 г. - 10:47 Часов
Da alcune cronache di Milanello è sembrato che Montella, a un certo punto, non si fidasse più di nessuno. Non si fidava nello spogliatoio, non si fidava dei medici e non si fidava nemmeno più dei dirigenti. Anche con Gattuso, in effetti, sembra quasi che anche vi sia una difficile gestione dal punto di vista ambientale, che, in qualche modo, può aver influito sui risultati.

Tra i vari danni all'immagine, tra la gestione 2012-2017 e quella 2017-2018, non so chi ha fatto peggio. Tra i #siamoapostocosì #ultracompetitivi, i parametri zero peggiori del mercato, il casino Pato-Tevez, Matri preso dalla Juve agli stessi soldi con cui la Juve ha preso l'argentino, il caso Pirlo, la vergogna dell'addio dei senatori, una squadra lasciata a sé stessa dal 2008 in avanti - a parte il mercato del 2010 - con solo ex grandi firme come migliori acquisti (oltre Pato e Thiago Silva, presi da Leonardo poi cacciato). Tra l'altro, ad aver venduto ai cinesi è stato proprio B.

Vogliamo dire che sia anche un po' colpa sua?

"Bastavano solo pochi acquisti per migliorare la rosa"... Io sono d'accordo con @sgnaux per cui posso discutere i giocatori presi (André Silva su tutti, ma se è vero che era una strategia per arrivare a CR7 come ha detto più volte Mirabelli...) ma non la strategia. Abbiamo detto e ripetuto più volte che l'affaire Bonucci è stata la vera chiave di volta del mercato. Ma non voglio andare a ripescare vecchie discussioni già svolte.

Cmq resta il fatto che c'è un problema alla base di questo deferimento: il triennio 15-18 coincide per due anni con il triennio 14-17, per cui varrebbe il principio "ne bis in idem", ovvero il Milan non potrebbe essere sanzionato per la stessa cosa per cui è stato già sanzionato e la cui sanzione è stata appellata al TAS. Quindi, in teoria, bisognerebbe attendere il triennio 2017-2020 per valutare quello sforamento di bilancio.

Può davvero essere che sia l'occasione per Milan e Uefa per chiudere la questione in qualche modo.
Originariamente scritto da Aldil


Tra i vari danni all'immagine, tra la gestione 2012-2017 e quella 2017-2018, non so chi ha fatto peggio.


Il danno fu il golpe mancato di BB, da li in poi il Milan ha smesso di essere una società.
L'anno dei cinesi invece è figlio di convinzioni irreali che ritenevano possibilie.
Dai ricavi orientali fino alla sola possibilità di arrivare a CR7.
Gazidis ha fatto un discorso alla squadra, con Borini e Reina a tradurre, a parte le possibili richieste di aumento dei traduttori, almeno il nuovo AD dà dei segnali di presenza.

Speriamo che si capisca cosa faccia anche Maldini.
Sono stato questa sera ad un incontro a Casa Milan per una conferenza con Paolo Scaroni sul management e quant'altro.
Oltre a spunti davvero interessanti, vi elenco i punti che più mi hanno colpito:
- lo stadio con l'inter da 750milioni si farà ed a sua detta sarà ancor piu clamoroso dello stadio del tottenham
-ha più volte denigrato la squadra ed il gioco..apostrofando con "ogni partita è uno strazio..qualcosa di clamorosamente brutto, non so se sia colpa dell'allenatore o dei giocatori, ma non siamo una squadra da champions e non meritiamo di andarci"
-il mercato sarà soltanto di sussistenza..o meglio vendo per comprare e stop..
-quando gazidis è entrato a milan lab ha detto " dio mio siete indietro di 20anni, adesso cambio tutto io"
-scaroni non capisce una mazza di calcio
-leonardo è la figura di punta per il mercato, finanze e quant'altro..passa tutto da lui
Il punto 5 però rivaluta il punto 2. Quindi a detta di Scaroni siamo già sicuri di non andare in CL e quindi di patteggiare con l'uefa per ripartire da zero con obiettivo pareggio entro il 2023?
Originariamente scritto da Aldil
Il punto 5 però rivaluta il punto 2. Quindi a detta di Scaroni siamo già sicuri di non andare in CL e quindi di patteggiare con l'uefa per ripartire da zero con obiettivo pareggio entro il 2023?


Se è davvero l'unico modo per risolvere questo contenzioso, a questo punto va bene. Meglio rinunciare a un anno di Europa league e ripartire con un settlement agreement adeguato. Tutto questo arriverebbe con un anno di ritardo e sarebbe l'ennesima dimostrazione che alla fine il fair play in realtà conta fino ad un certo punto: ciò che importa è far vedere chi comanda. Uno sfoggio di potere da parte dell'Uefa.
Tempo fa facemmo un'analisi sul sistema fair play e ne approfitto per ribadire quello che fu il mio pensiero in sintesi di allora: per quanto sia comprensibile che un sistema tuteli se stesso e quindi voglia preservarsi da eventuali falle causate da chi entra per partecipare nella tua competizione, trovo estremamente antieconomico il rigore spietato nei confronti del Milan, dal momento che qualsiasi investimento fatto è chiaramente sostenibile e frutto di una proprietà insediatasi da meno di un anno. Se si trattasse di fare battaglie di principio io rigetterei qualsiasi accordo. Trattandosi però di giocare sulla pelle di una società che vuole ripartire e di milioni di tifosi a cui questi ragionamenti interessano fino ad un certo punto prolungare questa diatriba lo troverei controproducente.
Ho letto di Leonardo che potrebbe dimettersi, sia in vista di una (secondo me improbabile, secondo i giornalisti è un'ipotesi) "rivoluzione" nella dirigenza fatta da Eliott, e infatti sono circolati i nomi, come quello del Lille, sia per la differenza di pensiero tra lui e Eliott per la situazione UEFA-FPF.
Originariamente scritto da andrelp99
Ho letto di Leonardo che potrebbe dimettersi, sia in vista di una (secondo me improbabile, secondo i giornalisti è un'ipotesi) "rivoluzione" nella dirigenza fatta da Eliott, e infatti sono circolati i nomi, come quello del Lille, sia per la differenza di pensiero tra lui e Eliott per la situazione UEFA-FPF.
ù
Scaroni ieri ne parlava come l'uomo che i poteri per fare quasi qualsiasi cosa..mi sembrerebbe troppo strano
Sarà il periodo di fine campionato ma le voci sull'addio di Leonardo si stanno facendo molto insistenti. Mi sembra evidente che da quando è arrivato Gazidis, alcuni piani e le gerarchie sono cambiati. E ora, comunque si finisca la stagione, credo che uno tra Leonardo e Gattuso nei piani della società sia di troppo. Speriamo il secondo.
Se Leonardo vuole mettere bocca anche sulla questione marketing e, più in generale, sul portafogli rossonero, forse è un'invasione di competenze che giustifica l'incompatibilità con Gazidis. A Parigi è stato mandato via proprio per motivi del genere.
Detto ciò, Luis Campos non lo conosco per nulla, ma il tridente del Lilla, per quanto è costato, non mi avrebbe fatto per niente schifo vederlo al Milan: Pepe-Leao-Bamba. E due su tre sono stati presi pure a zero.
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